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L'Arazzo di Bayeux
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L'arazzo di Bayeux
rappresenta una delle opere più importanti che sono sopravvissute
dal periodo del medio evo.
Non si tratta di un arazzo nel senso tecnico della parola, bensì
di un ricamo ad ago tracciato con fili di lana di otto colori differenti
su una fascia di tela di lino greggio lunga 70 metri e larga 50 centimetri
circa.
È forse il documento più importante della storia e della
civiltà dei Normanni, e illustra la conquista dell'Inghilterra
da parte di Guglielmo il Bastardo, duca di Normandia, detto poi il Conquistatore.
L'episodio intorno al quale ruota tutto il racconto è la battaglia
di Hastings, del 14 ottobre 1066, che viene raccontata attraverso 58 scene,
alcune delle quali presentano didascalie in latino.
Fu realizzato molto
probabilmente in una bottega inglese intorno al 1077, commissionato del
vescovo Odone di Bayeux, che voleva che fosse completato in tempo per
la consacrazione della nuova cattedrale di Bayeux.
Alcuni ritengono infatti che l'arazzo venisse appeso attorno alla navata
principale durante i giorni di festa.
Tuttavia questa teoria non trova riscontro nella realtà, anche
perché la dimensione totale della navata non permette al tessuto
di estendersi completamente per tutta la sua lunghezza.
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La regina Matilde ricama la
"tela della conquista"
Alfred Gaillard, 1849
Olio su tela, cm 130 x 93
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Una tradizione popolare,
del tutto infondata e piuttosto recente, vuole che a eseguire l'opera
sia stata la contessa Matilde, moglie dello stesso Guglielmo, mentre attendeva
il ritorno del consorte dalle imprese belliche.
Durante la Rivoluzione
Francese, l'arazzo di Bayeux, viste le sue notevoli dimensioni, fu utilizzato
per coprire un carico di armi che doveva essere spedito al fronte settentrionale,
dove i repubblicani francesi stavano combattendo contro i monarchici.
Un giovane avvocato di Bayeux riconobbe il celebre essuto, che riuscì
a salvare sostituendolo con un telo impermeabile e molto più indicato
allo scopo. Per i trent'anni
successivi l'arazzo rimase nella mansarda dell'avvocato, finché
fu trovato da un vescovo di Bayeux che lo appese all'interno della cattedrale.
Il tessuto venne
in seguito prelevato per un breve periodo dal regime nazista per essere
studiato e analizzato a Parigi. Attualmente l'arazzo è visibile
all'interno del Musée de la Tapisserie, appositamente costruito
a Bayeux per ospitare questa opera, che viene ogni anno ammirata da migliaia
di visitatori di tutto il mondo.
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La cattedrale di Bayeux
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Il grande fascino
e la bellezza di questo capolavoro sono stati ammirati e analizzati da
molti studiosi. I disegni chiari dai colori vivaci permettono di distinguere
chiaramente le moltissime rappresentazioni presenti in questa lunghissima
tela.
Per maggiori approfondimenti:
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