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La Dama con l'Unicorno
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"La Dame à la Liocorne" (La Dama con l'Unicorno"),
uno dei cicli di arazzi più celebri e significativi, è una
collezione di sei arazzi risalenti al XV secolo che raffigurano allegoricamente
i cinque sensi.
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Museo di Cluny
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Malgrado la grande notorietà e l' ammirazione di cui godono questi
arazzi, molti "misteri" non sono stati ancora risolti. La mancanza
di documentazione di quel periodo è una delle principali cause
dell'approssimazione della data e del luogo delle tessitura. Vi sono molte
ipotesi, ma nessuna di queste è stata accertata. Prodotto probabilmente
a Bruxelles da Willem de Pennemaker nel 1512, il ciclo di arazzi venne
scoperto nel 1841 in seguito alla vendita del castello di Boussac, dove
i sei arazzi erano appesi, e fu acquistata da Monsieur Le Viste, un nobile
di Lione, come regalo per la sua consorte, Madame Claude Le Viste, vedova
di Honoré de Balzac. Dal 1882 sono conservati all'interno del museo
del Medio Evo (Museo di Cluny).
L'imponente grandezza degli arazzi, approssimativamente 3,5 x 3,5m,
rende questa collezione particolarmente maestosa e interessante. Il tessuto
è realizzato mediante l'intreccio di fili di seta e di lana, con
un ordito composto da più di 5 fili per centimetro.
L'interesse e la celebrità di questi arazzi derivano anche dall'armonia
della gamma dei colori. Un limitato numero di toni sono infatti sufficienti
a creare un'atmosfera poetica.
Lo sfondo di ciascun riquadro/pannello è di un intenso colore rosso
vermiglio, lavorato con migliaia di minuscoli fiori e uccelli. Al centro,
su un'isola di colore blu scuro, ugualmente fiorita e incorniciata da
alberi stilizzati e cosparsi di fiori, la giovane donna, nelle diverse
scene, suona un organo, mangia un confetto, prepara una collana di fiori,
accarezza un unicorno, regge uno specchio e appoggia una collana all'interno
di un cofanetto.
Questo meraviglioso scenario sottolinea l'eleganza della giovane donna,
che appare in ogni arazzo con comportamenti e costumi differenti. La bellezza
dei vestiti e dei particolari concorrono ad aumentare il fascino dell'opera.
Ogni scena è stata studiata da molti storici e specialisti. Esistono
diverse interpretazioni al riguardo, ma un giudizio unanime è stato
espresso intorno al significato dei primi cinque arazzi, che rappresentano
i cinque sensi.
Più difficile risulta la comprensione del sesto arazzo (il sesto
senso?), chiamato "A Mon Seul Désir" (al Mio Solo Desiderio),
nel quale alcuni assegnano un ruolo introduttivo, altri invece riconoscono
una conclusione della serie dei sensi.
Approfondimenti:
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